Che fine fanno le pile scariche

Che fine fanno le pile scariche?

Il malcostume di gettare le pile tra i rifiuti normali o peggio ancora lasciarle per strada è purtroppo ancora molto diffuso.

Buone notizie arrivano dal fronte della raccolta delle batterie usate negli autoveicoli. Nel e 2006 sono state sottratte alla dispersione nell’ambiente circa 192 mila tonnellate di batterie esauste.

Ne dà notizia il COBAT, consorzio obbligatorio per la raccolta delle batterie. Facendo un rapido calcolo matematico la raccolta equivale a 15,8 milioni di singole batterie, da cui sono state recuperate 107.300 tonnellata di piombo, 9mila tonnellate di plastiche nobile e 31 milioni di litri di acido solforico.

Le regioni più virtuose

Le regioni del nord Italia sono state le più’ virtuose, si tratta comunque di un dato parziale destinato a crescere.

Tuttavia questo vale per le batterie auto o comunque le batterie al piombo, dove l’interesse economico è molto alto e quindi nessuno lo fa per dovere morale, ma solo perché un modo come un altro per riempirsi le tasche.

Le cose sono ben diverse, per le classiche pila da radiolina, sotto ne vedete un esemplare, in stato di corrosione, sono piccole ma molto dannose, se si considera che contengono zinco, ferro, carbone, mercurio e molti altri acidi, una sola pila è in grado di inquinare ben 20 metri quadrati di terreno ed ha una durata di circa 200 anni.

Pensate che la fabbrica che la produceva, la Superpila nel 1982 ha smesso di produrre questo tipo di batteria ma come si può notare è li piena di mercurio, zinco e altre porcherie.
La fabbrica che la produceva, “la Superpila” nel 1982 ha smesso di produrre questo tipo di batteria poi ha chiuso definitivamente, ma stiamo parlando di una fabbrica che era nata nel 1927! MILIONI DI PEZZI VENDUTI!!
Nessuno se ne occupa

Mi chiedo che fine abbiano fatto?…. I contenitori di colore giallo, apparsi verso la metà degli anni 90″, erano ubicati nella zona dei cassonetti di raccolta rifiuti, alcuni erano montati sulla parte frontale del cassonetto e venivano svuotati (forse) dagli operatori prima del cassonetto stesso, naturamente non si hanno notizie di come venissero smaltite, ma ve lo lascio immaginare…

Le aziende di raccolta pensano solo al proprio business, per citarne una e visto che io vivo a Roma, AMA, (..forse!?) è un’azienda con i bilanci in attivo e allora per quale ragione non si occupa delle pile scariche?

La verita’ è che con le PILE SCARICHE non c’è profitto, almeno per ora, quindi preferiscono raccogliere il cartone, la plastica e il vetro, molto redditizio, l’umido… solo una finzione ma come al solito qualcuno ci si arricchira’.

Una classica pila modello AA o più comune pila “STILO”, prodotta in Cina, c’è scritto mercurio 0.0% voglio sperare che sia vero..

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